Profumi
Bentornatə o benvenutə a Posta Lenta, la newsletter per chi è in modalità aereo anche quando ha i piedi a terra.
Nella scorsa newsletter ti parlavo di settembre e del bisogno arcaico di rinnovamento che porta con sé, tra eccitazione e ventate d’ansia. Arrivato alla fine del mese, insieme alla caselle spuntate mi ritrovo a contare qualche cerotto, ricordandomi che questo mese può essere al tempo stesso un trampolino e una scarpata scivolosa.
Ultimamente, poi, Ophelia non ha aiutato. Ophelia è la tempesta tropicale che ha regalato a New York ben quattro giorni di pioggia pressoché ininterrotta. All’inizio, ingenuamente romantico, mi sono fatto sedurre dai profumi d’autunno. Al passare dei giorni, però, mi sono ritrovato a guardare fuori dalla finestra con una malinconia che mi ha fatto sentire un po’ melodrammatico, dandomi l’urgenza di cambiare aria ai pensieri. Oggi, mentre scrivo, il cielo è tornato finalmente limpido. Sembra che non durerà molto, ma per adesso mi godo comunque il sollievo.
Sul fronte della scrittura, all’eccitazione per aver terminato la prima stesura del nuovo romanzo “LR” è subentrato abbastanza in fretta il senso di lutto. Dato che Ophelia non può accollarsi anche questa colpa, devo intervenire io. Così, mentre “LR” rimane al buio a lievitare, mi concentro sull’altro romanzo che ho finito di scrivere all’inizio di quest’anno. Ci ho lavorato a lungo ed è arrivato il momento di fargli prendere un po’ d’aria. È in una versione stabile e quasi definitiva, su cui non credo di apportare stravolgimenti. Prima di metterla sulla sua strada, però, mi piacerebbe che incontrasse un gruppo di beta-reader.
Cosa fa una beta-reader? Legge volontariamente e in anteprima la versione quasi definitiva del nuovo romanzo, rendendosi disponibile a fornire commenti e impressioni di lettura entro una data di scadenza. Queste primissime letture sono molto preziose, perché mi aiutano a guardare il romanzo con occhi diversi dai miei, ad aggiustare il tiro laddove ce n’è bisogno e a capire se questa storia accende o meno l’interesse di lettrici e lettori.
Per motivi pratici, il gruppo di beta-reader avrà un limite massimo di candidature. Se sei interessatə a farne parte, fammelo sapere rispondendo a questa e-mail. Grazie per l’aiuto!
A presto,
Andrea
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🗽 Newyorkesità
Prima della pandemia, la Little Italy di Manhattan mi metteva un po’ di malinconia, ma mi piaceva passarci. Camminare lungo Mulberry Street era un’esperienza strana, talvolta quasi spettrale, attraverso un quartiere che sembrava sospeso e indeciso tra passato e presente, tra l’autenticità (qualunque cosa significhi) e l’artificialità.
Dopo la pandemia, ho trovato una Little Italy diversa, improvvisamente rianimata. Della Mulberry Street “crepuscolare” che ricordavo c’è ancora qualche traccia, ma mi sento quasi fuori luogo a ripensarci, mentre cammino sotto le luminarie permanenti con il testo di Nel blu, dipinto di blu e mi faccio strada tra marciapiedi affollati e ristoranti gremiti. Questa sensazione è stata ancora più forte durante la Festa di San Gennaro.
La prima edizione si tenne nel 1926, quando un gruppo di residenti italiani provenienti da Napoli decise di omaggiare il proprio patrono, che si festeggia il 19 settembre, costruendo su Mulberry Street una piccola cappella con la statua di San Gennaro. Inizialmente la festa si limitava a un unico giorno, poi si estese a undici (quest’anno si è tenuta dal 14 al 24 settembre). Durante i festeggiamenti, Mulberry Street assume l’aspetto di una vera e propria sagra. Ti dimentichi quasi di essere a Manhattan, o magari ti ricordi che Manhattan è proprio questo, un’ondata di familiarità ed estraneità che non riesci a fermare e a comprendere fino in fondo, da cui puoi soltanto fatti attraversare.
📚 Che mi leggo?
Con la pioggia come sfondo monotono al di là della finestra, per un paio di pomeriggi mi sono fatto fare compagnia da Le ricette della signora Tokue di Durian Sukegawa. È un romanzo breve che racconta una storia semplice, di cui mi sono rimasti addosso soprattutto i profumi, insieme alla sensazione che tutto fosse al tempo stesso molto semplice e molto più complesso. Se lo leggerai, fammi sapere cosa ne pensi del finale, perché io sono ancora indeciso.
🎧 Poi con calma me lo ascolto
Mi è venuta voglia di leggere questo romanzo dopo aver ascoltato questa puntata di “Comodino”, il podcast del Post condotto da Ludovica Lugli e Giulia Pilotti. La puntata è dedicata ai romanzi giapponesi, in particolare a quelli di Sayaka Murata. Non ricordo se viene citato anche il libro di Sukegawa, ma alla fine, tra i tanti titoli che ho segnato, sono arrivato a quello.
La signor Tokue 💘 fra l’altro anche la trasposizione cinematografica riaccende le stesse atmosfere, molto poetico.