Ciao, sono Andrea Camillo e questa è Posta Lenta, la newsletter quindicinale dove condivido aggiornamenti e anticipazioni sui miei libri, insieme a racconti personali su quello che mi succede a New York. Grazie di essere qui e buona lettura!
Nota newyorkese
Nel tardo pomeriggio salgo gli ultimi gradini dell’uscita della metropolitana e trovo in cielo un tramonto giovane, l’aria tiepida, le strade animate da un’energia contagiosa.
Mi incanto a guardare i tulipani che regalano un po’ di bellezza ai marciapiedi, nei loro piccoli recinti quadrati. La mattina corro lungo il fiume, e lo scrocio dell’Hudson fa dondolare i miei pensieri, accompagnandoli verso lidi più certi.
Le giornate di pioggia lasciano le strade luccicanti, strapazzano la città quel tanto che basta. La primavera, qui, sa essere molto generosa.


Diario di (non) scrittura
Come ti raccontavo nella scorsa newsletter, mi sono preso una pausa dal nuovo romanzo. Ho finito la riscrittura, ma qualcosa mi ha spinto a metterlo da parte.
È stata una decisione che non ho preso a cuor leggero. Sono su questa storia da un paio d’anni, anche se l’ho affrontata con energie alterne. Per il momento rimarrà dov’è, ma non escludo che prima o poi possa tornare a lavorarci, per capire se sarò in grado di farla venire fuori come merita.
Adesso, quindi, non sto scrivendo nulla. Mi sono detto che avrei fatto spazio a progetti nuovi, ma finora non mi sono davvero impegnato in nessuna direzione.
Non scrivere, per me, è una condizione strana: talvolta molto fastidiosa, e al tempo stesso liberatoria. C’è leggerezza e anche pesantezza nelle giornate senza scrittura. Le storie continuano ad attraversarmi, a girarmi intorno come spiritelli molesti, senza però riuscire a diventare qualcosa di più.
Dopo mesi in cui ho cominciato quasi ogni giornata scrivendo, ora ho sostituito quelle sessioni mattutine con la corsa. Correre mi fa stare bene. Assomiglia un po’ alla scrittura, o perlomeno condivide con essa diversi aspetti che si sposano bene con il mio modo di funzionare.
Si va da un punto all’altro con costanza, metodo, disciplina. Ci sono obiettivi, abitudini. Ci si deve ascoltare, sfidando e al tempo stesso rispettando i propri limiti.
Chissà, magari correre mi permetterà di avvicinarmi alla prossima storia o di incontrarne una per caso, lungo la strada.
A presto,
Andrea
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